martes, 30 de enero de 2018

Fra poco si svolgeranno le elezioni politiche in Italia. Gli italiani all'estero, naturalmente, saremo convocati a partecipare. Il Consolato Generale pubblica interessanti informazioni sul tema. Pubblichiamo per tutti gli amici l'ultimo comunicato arrivato


Elezioni politiche 2018 - Scadenze e modalità per l'esercizio del voto




In vista delle prossime elezioni politiche, si allegano di seguito una presentazione ed un foglio informativo contenenti informazioni su tempistiche, modalità e funzionamento del voto per corrispondenza.


Slide elezioni politiche 2018
Come si vota

Hai pensato qualche volta il perché dei nomi delle automobili? Ii libro di Enmzo Caffarelli te lo spiega.

Da Giulietta alla Ds, l'arte di dare un nome alle automobili

Una pubblicità della Giulietta di fine anni 50



A un’automobile non serve un ‘nome’ per entrare nella storia: l’esempio della Porsche 911 lo conferma. Ma l’emozione che certi modelli sanno suscitare nasce anche dalla scelta di nomi più o meno evocativi (quando sono azzeccati). E l’Italia in questo processo ha un posto di assoluto rilievo, fra nomi di donna – Flavia, Fulvia, Flaminia – o di località (Maranello, Capri, Modena), ma grazie anche alla musicalità della nostra lingua. Lo conferma lo storico dell’Onomastica Enzo Caffarelli, in un volume ‘I nomi delle automobili’ (Ed. Ser – L’Officina Romana, pp.117) in cuiscandaglia, fra sigle e denominazioni degli ultimi 125 anni, il percorso che porta a ‘battezzare’ un modello.

A volte è solo una semplice coincidenza, come l’aneddoto secondo cui fu la galanteria di un principe russo, in un ristorante parigino, a indicare l’unica donna al tavolo di un gruppo di ingegneri dell’Alfa come ‘la Giulietta fra tanti Romei’. Altre volte c’è una lunga ricerca, con tanto di sondaggio fra i clienti (come per la VW Tiguan), altre volte ancora il nome di una vettura arriva dopo: un soprannome – il ‘Maggiolino’ o la ‘Topolino’ – che si va a sommare alla definizione ufficiale (Typ1 e 500) fino a cancellarlo per entrare nell’immaginario collettivo. Ci sono poi le scelte perfette, come quella di ribattezzare la nuova Citroen DS, ovvero 'déesse', in francese: e dalla strada al mito la ‘dea’ non ha mai perduto il suo nome ideale.


Ma il libro di Caffarelli – che verrà presentato sabato 27 al Museo delle Auto della Polizia di Roma – copre anche tanti altri aspetti di questo processo, dai nomi ‘scomparsi’ alle sigle, passando per le curiosità – come l’agenzia italiana Nome che ha battezzato la Renault Clio o la Fiat Stilo – e per le denominazioni ‘infelici’ .

Qui il racconto rischia di allungarsi, perché quasi sempre per un nome la difficoltà di essere accettato è legata a riferimenti locali: così in Italia hanno faticato – fino a sparire - la VW Jetta e la ‘sorella’ Bora (burina in dialetto romanesco). Ma non è andata meglio alla Opel Nova (Non va, in spagnolo) o alla Toyota MR2 (che in Francia diventava simile a ‘est merdeux’ e la traduzione è inutile).

Un controllo preventivo, infine, avrebbe evitato a Mazda di ribattezzare un suo modello ‘Laputa’ (in spagnolo davvero poco elegante) mentre la Rolls Royce fece in tempo a bloccare la distribuzione della raffinata ‘Silver Mist’. L’evocativa ‘foschia argentata’ – ideale per una vettura così raffinata - in tedesco avrebbe funzionato molto meno, visto che Mist significa ‘sterco’.

Insomma, un libro per guardare alle auto in maniera diversa, scoprendo il percorso – spesso affascinante, talora divertente – che porta a dare un nome a un modello. Una storia antica come le stesse quattro ruote, se si considera che la più antica marca al mondo ha ‘rubato’ il nome a una ignara bambina, figlia del console a Nizza dell’impero austro-ungarico Emil Jellinek. Anche la sorellina Maja, ebbe in ‘regalo’ dal padre il nome di un modello, ma di lei si è persa traccia. Della piccola Mercedes, invece, no.

L'Agenzia Adnkromos pubblica un articolo sulle aspettative che si creano sui possibili vincitori 2018. Lo condividiamo con gli amici in facebook.


Premio Strega, primi rumor sulle candidature





Il 2018 sarà l'anno delle scrittrici al Premio Strega? I primi rumor sul riconoscimento letterario italiano più blasonato e chiacchierato arrivano da ilLibraio.it, che ricorda che è da ben 14 edizioni che non vince un'autrice. E' probabile che quest'anno non sia della partita Einaudi, che ha vinto tre delle ultime quattro edizioni.

Ci sarà Mondadori, anche se non è ancora chiaro con quale libro: il nome di cui si parla con più insistenza sarebbe quello di Daria Bignardi, che si appresta a tornare in libreria con "Storia della mia ansia".


Si fanno però anche altre ipotesi: Stefano Massini con "L'interpretatore dei sogni", Carlo D'Amicis con "Il gioco", Fabio Genovesi con "Il mare dove non si tocca", Eraldo Affinati con "Tutti i nomi del mondo".

Guanda potrebbe partecipare con Helena Janeczek, autrice de "La ragazza con la Leica", fresca vincitrice del Premio Bagutta. Ufficialmente Giunti e Bompiani devono ancora prendere una decisione, ma è probabile che quest'anno a partecipare sia l'ex marchio del gruppo Rcs Libri: tra le opzioni, Yari Selvetella con "Le stanze dell'addio" e Loredana Lipperini con "L'arrivo di Saturno".

In gara dovrebbe esserci anche La Nave di Teseo, che potrebbe partecipare con Luca Ricci, in libreria il 22 febbraio con il romanzo "Gli autunnali".

Tra i nomi che circolano Lia Levi ("Questa sera è già domani", e/o), Davide Orecchio ("Mio padre la rivoluzione", minimum fax), Andrea Pomella ("Anni luce", Add), Mario Bramè ("La notte dei ragni d'oleandro", Transeuropa).

sábado, 20 de enero de 2018

ABBIAMO IL PIACERE DI PUBBLICARE PER TUTTI VOI L'INFORMAZIONE CHE CI HA INVIATO IL NOSTRO AMICO IN FACEBOOK GUILLERMO ASENCIO SU UNA DELLE ATTIVITÀ PROGRAMMATE PER QUEST'ANNO, CHE CONSIDERIAMO ASSAI INTERESSANTE SEMINARIO 2018 SU OPERA.

En tiempos en que la ópera se encuentra sometida a la caprichosa interpretación de los que la realizan, en un supuesto intento de "rejuvenecerla".
En tiempos en que Carmen puede terminar siendo una asesina en lugar de una víctima, bajo la supuesta pretensión de toma de conciencia sobre los femicidios... en fin...
En estos tiempos la ópera lejos de interesar a nueva gente, hace que se elitice cada vez más, dedicada a un público que conozca previamente la obra, para destacar las insólitas y supuestamente creativas innovaciones que se le han hecho en la interpretación.
En estos tiempos es más que nunca, necesario, un espectador nada desprevenido de lo que va a ver...
Nuestra Escuela pretende ocupar el lugar de formación necesaria para los espectadores y artistas de la ópera que se sientan tentados a transcurrir el camino de analizar dramáticamente y apreciar musicalmente, le sugerimos, entrar en nuestro blog, donde tendrá una detalladisima curricula de los seminarios que se darán durante el año 2018: Febrero noviembre.
www.puertaocho.blogspot.com
Todos los seminarios también pueden hacerse vía SKYPE, individuales y en día y horario a convenir.


CONDIVIDIAMO CON TUTTI I VISITATORI DEL CORRIERE PROVINCIALE SU PIAZZA ARMERINA (PATRIMONIO DELL'UNESCO) INVIATOCI DALL'AMICA KATHY RUGGERI LORENZOTTI.



È nel cuore della Sicilia che è possibile ammirare una delle meraviglie meno conosciute dell’età romana, un autentico gioiello risalente al IV secolo d.c.,: la Villa del Casale di Piazza Armerina.

Patrimonio dell'Umanità Unesco dal 1997

Il Corriere Provinciale ringrazia l'amica María Catalina, che ci invia una foto di sua zia Vittoria, che fa le tagliatelle per tutta la famiglia. Sappiamo che le fa buonissime, perché siamo stati ospiti in casa di Vittoria, ad Anghiari (Toscana) molti anni fa. Fa piacere sapere.che ancora fa la pasta casereccia. Complimenti, Vittoria! Un grande abbraccio a tutta la famiglia!

La zia Vittoria fa le tagliatelle per mangiare con i figIi nipoti Bravaaaaaaaaa!!!!!!!!!!
 




Dalla sezione "Italiani all'Estero" inviaztaci dall'Inform, abbiamo scelto un articolo che parla di una compositricedi origini italiane, nata in Uruguay vissuta in Argentina, che è stata molto riconosciuta ed amatada nostri nonni. Condividiamo l'informazione:




ITALIANI ALL’ESTERO

Presentato a Salandra il libro di Maria Albano dedicato alla compositrice di fama mondiale di origini lucane, nata in Uruguay e vissuta in Argentina

“Desde el Alma” per ricordare Rosita Melo

All’evento, organizzato dalla Fidapa, ha partecipato il presidente della Crlm Aurelio Pace

SALANDRA (Matera) - “Un ricordo struggente e articolato di un fenomeno, qual è stata l’emigrazione, che ha coinvolto un intero paese. La presentazione, tenutasi domenica sera a Salandra, del libro di Maria Albano ‘Desde el Alma’ che ricorda l’esemplare storia di Rosita Melo, ha rilanciato il tema del ruolo delle donne all’interno delle famiglie e nella società”. Così il presidente della Commissione regionale Lucani nel mondo, Aurelio Pace che ha partecipato all’evento organizzato dalla sezione locale della Fidapa(Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari), guidata da Rosa Grazia Autera.

“La presentazione del volume di Albano occasione per mettere in scena una struggente ricostruzione dell’emigrazione lucana verso l’America del Sud, con musiche, costumi, colori e atmosfere. La storia di Rosita Melo, la prima donna compositrice a raggiungere la fama internazionale, con la sua famiglia partita da Rionero, e divenuta una delle concertiste e poetesse più importanti del mondo – ha detto Pace - a tal riguardo è emblematica. Una donna di successo, dopo una gioventù tribolata e vissuta in un contesto familiare difficile e lontano dalla terra natia. A Salandra, con originalità e sensibilità, l’associazione ha ricostruito il contesto storico di riferimento a partire da figuranti in costumi d’epoca e musiche appropriate che rievocavano l’arte e la grazia di Rosita Melo. Con la partecipazione di Davide Mazziotta, Franco Irene, Franco Angelastro, Emanuele Giannini e Annalisa Raucci, il dibattito sul ruolo delle donne nell’emigrazione di inizio ‘900 è stato rivissuto in modo struggente e appassionato. La rappresentazione coreografica, curata dall’Energy Dance di Salandra, del maestro Giandomenico Vizzuso, ha esaltato la serata al Cineteatro comunale favorendo una ampia partecipazione e una empatia con i presenti che, dell’emigrazione anche locale, hanno avuto sicuramente testimonianza anche nelle proprie famiglie. La successiva visita al Convento francescano del 1400 è stata la conclusione di una serata particolarmente interessante”.

“E proprio la storia di Rosita Melo – ha sottolineato Pace -, può e deve essere il punto di partenza per uno studio di un fenomeno che ha costellato la piccola Basilicata per tutto il secolo scorso e da cui occorre trarre insegnamenti e idee. Pregiudizi e chiusure non fanno bene ai lucani di oggi, anche in considerazione dei tanti nostri corregionali che hanno lasciato la propria terra a malincuore e per il solo intento di una vita meno stentata. A Salandra, grazie alla Fidapa, tutti i partecipanti hanno apprezzato il messaggio insito nella storia della nostra conterranea che, lontano dal suo paese, è assurta ad una star mondiale. La capacità di studio e l’abnegazione dimostrata dai lucani emigranti resta uno sprone a non disperdere il patrimonio di quanti, compreso Marino di Teana, hanno saputo tenere alto l’orgoglio e il vessillo della Basilicata fuori dalla propria regione, ma sempre rimanendone visceralmente legati”.(Inform)



Vals "Desde el alma", magnifica composizione di Rosita Melo , artista di origine italiana nata in Uruguay e vissuta in Argentina. (Vedere l'articolo precedente)

La basilica di Collemaggio restituita agli aquilani

Dopo il sismo del 2009, gravemente danneggiata, la Basilica di Santa Maria di Collemmaggio, rimase chiusa al pubblico. Oggi, completamente restaurata, in tutto il suo splendore, è stata aperta nuovamente. Condividiamo con tutti voi il servizio dell'Agenzia ADNKRONOS.





"La riapertura della basilica di Collemaggio è il simbolo vero della rinascita della città dell'Aquila". Pierluigi Biondi, sindaco dell'Aquila, a pochi metri dall'altare della basilica, ha riassunto così l'emozione sua e dei suoi concittadini per quello che ha definito il "ritrovare uno dei simboli identitari più forti della città". Biondi ha aperto gli interventi in occasione della riconsegna alla cittadinanza della restaurata basilica di Santa Maria di Collemaggio a L'Aquila, gravemente danneggiata dal sisma del 2009. Alla cerimonia di riapertura, tenutasi oggi, hanno partecipato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, l'arcivescovo metropolita dell'Aquila, Giuseppe Petrocchi, la soprintendente all'archeologia, arte e paesaggio Alessandra Vittorini e il responsabile delle relazioni con gli azionisti dell'Eni Claudio Granata. Presente anche Gianni Letta.




Proprio l'Eni, infatti, in collaborazione con varie università italiane, soprintendenza e comune, è stato protagonista del restauro della basilica: "Per portare a termine questo impegno abbiamo affrontato la somma di 14 milioni di euro e ci siamo dedicati al progetto negli ultimi 4 anni: sono stati anni impegnativi, i primi due dedicati alla progettazione, fatta entrando molto nel dettaglio, i successivi due per realizzare l'opera che consegnamo rispettando puntualmente la scadenza che ci eravamo dati". L'impegno dell'Eni per L'Aquila non termina qui: "Siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto e felici per ciò che stiamo restituendo alla città. Ma non finisce qui -ha affermato Claudio Granata- abbiamo l'impegno di intervenire sul Parco del Sole, ancora un anno al massimo e realizzeremo anche questo". L'Eni, va ricordato, ha impegnato la propria capacità organizzativa e le proprie risorse fruendo del supporto tecnico-scientifico del Politecnico di Milano, dell'Università La Sapienza di Roma e dell'Università dell'Aquila.


"E' un bellissimo segno di rinascita". Il titolare del Mibact, Dario Franceschini, riassume così il senso della giornata, spiegando poi che la 'restituzione' di Collemaggio "è un atto dovuto, a fronte delle ferite, delle sofferenze dell'Aquila; è anche una prova positiva di collaborazione fra pubblico e privato, è pure una prova delle grandi competenze tecniche e scientifiche del settore del restauro che abbiamo in Italia". Dall'Aquila Franceschini ha anche annunciato che la Commissione Bilancio della Camera ha approvato un finanziamento annuo di 2 milioni di euro per l'attività del Maxxi L'Aquila. Il progetto di restauro della basilica ha avuto come obiettivi principali la conservazione, la sicurezza e la migliore tenuta sismica della chiesa, nel rispetto delle esigenze di tutela dei valori storici, artistiche e culturali del monumento. Le strutture sono state consolidate, le parti crollate ricostruite. Sono stati realizzati inoltre nuovi impianti tecnologici, un sistema di monitoraggio della struttura e un impianto geotermico per riscaldare la basilica.

La cerimonia di oggi, tenutasi in una basilica ancora spoglia della quasi totalità dei suoi arredi, delle sue opere d'arte, messe in sicurezza, avviate al restauro dopo il sisma e che torneranno in sede nel corso del 2018, ha avuto un suo momento più toccante, più partecipato dagli aquilani, con la traslazione dell'urna di Celestino V come dire il ritorno alla loro funzione e collocazione di due simboli forti nella stessa giornata.

Sanremo, i brani dei Big tra suoni vintage e attualità

                                             Abbiamo notizie sul Festival di Sanremo 2018!!!




di Antonella Nesi

Un Sanremo tra suoni vintage e incursioni nell'attualità, dal terrorismo alla violenza sulle donne, all'astensionismo. In un festival 2018 in cui l'età media dei Big in gara si avvicina ai 50 anni, i 20 brani che si sfideranno per la vittoria - ascoltati oggi in anteprima dalla stampa, come da tradizione - propongono per la maggior parte sonorità che guardano al passato. E questo vale in alcuni casi anche quando ad interpretarle sono cantanti piuttosto giovani.


Così la 'Lettera dal Duca' dei Decibel di Enrico Ruggeri gioca con gli anni '70 e immagina l'arrivo di una missiva del Duca Bianco, ovvero David Bowie ("passano vecchie immagini/indelebili su di noi/restano frasi e musica/e quel battito sentirai"); ma anche Renzo Rubino, non ancora trentenne propone in 'Custodire' una canzone dal sapore decisamente anni '70 che parla di come preservare l'affetto in un rapporto d'annata ("come abbiamo fatto a esistere/senza mai resistere/troppo giovani per invecchiare insieme").

Tanti brani dei cantanti in gara più agée sono dei bilanci, quando non dei testamenti artistici: da 'Ognuno ha il suo racconto' di Red Canzian che sceglie sonorità rock anni '80 (e canta "ne ho dipinta di primavera/ne ho incontrata di gente cara/sono contento di me") a Roby Facchinetti con Riccardo Fogli che sottolineano - in un brano in tipico stile Pooh - che 'Il segreto del tempo' del titolo è "che tutto perdona a chi alla vita tutto si dà"; da 'Imparare ad amarsi' dove Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico dispensa consigli di vita con il suo stile raffinato e una voce che non tradisce gli anni passati ("bisogna imparare ad amarsi in questa vita/bisogna imparare a lasciarsi quando è finita/e vivere ogni istante fino all'ultima emozione/così saremo vivi") fino all''Arrivedorci' di Elio e Le Storie Tese che saluteranno il pubblico dal palco dell'Ariston dopo l'annuncio dell'imminente scioglimento (già rimandato più volte) raccontando la loro storia: "Una storia unica, singolare e atipica/completamente antieconomica, a propulsione elica/una storia unica, una carriera artistica dolcemente stitica/ma elogiata dalla critica".

Come ogni anno c'è poi un buon numero di ballad melodiche anche tra i giovani: c'è quella dal sapore british di Annalisa che canta 'Il mondo prima di te' ("un giorno capiremo chi siamo/senza dire niente"), quella dedicata al distacco da Noemi che chiede 'Non smettere mai di cercarmi' e quella in crescendo di un sofisticato Giovanni Caccamo che in 'Eterno' canta l'amore che non chiede niente se non perdersi negli occhi del partner.

Ci sono poi i pezzi unici, come'Almeno pensami', l'inedito con testo e musica di Lucio Dalla (e si riconosce al primo ascolto il mondo di suoni e parole del cantautore bolognese) che Ron porta in gara, con buone chance di salire sul podio e di emozionare fino alle lacrime la platea dell'Ariston e quella televisiva. Come è un pezzo davvero singolare quello di Max Gazzè che con 'La leggenda di Cristalda e Pizzomunno', pota a Sanremo una romanza con arrangiamenti sinfonici che racconta della bella fanciulla rapita da malvage sirene e del suo cavaliere che tenterà tutto per salvarla.

Gioca invece con il jazz anni '50 e qualche sfumatura brasiliana 'Rivederti', il pezzo con cui Mario Biondi fa il suo esordio al festival, sprigionando tutta la sua potenza vocale e facendo suonare tutta l'orchestra. Luca Barbarossa propone poi in 'Passame er sale' una rivisitazione dello stornello romanesco ("Passame er sale er sale fa male/passame er tempo er tempo non c'è/passame armeno i momenti che ho vissuto con te", è l'incipit). Ed un pezzo unico è anche 'Il coraggio di ogni giorno' di Enzo Avitabile con Peppe Servillo, dove Avitabile, con sonorità che vanno dalla canzone popolare alla world music, racconta la sua storia: "Scrivo la mia vita/tracce sulle pietre/ed ho gli stessi occhi di Scampia".

Poi c'è il pop ben costruito di Diodato e Roy Paci che in 'Adesso' invitano a rimpossessarsi del presente fuori dalle illusioni virtuali di cellulari e tastiere. E l'elettropop mirato ai teenager di 'Frida' con The Kolors cantano per la prima volta in italiano.

L'unica canzone puramente rock del festival appare 'Così sbagliato' delle Vibrazioni, una sorta di diario dell'insicurezza dal ritmo ballabile ("E tu riportami a casa/perché ho paura di me/tienimi stretto al buio e dimmi/che mi vuoi bene anche così/così sbagliato"). Mentre si candida a diventare il tormentone del festival - per la sua freschezza scanzonata ma anche per le potenziali polemiche in tempi di par condicio - 'Una vita in vacanza', il brano con cui Lo Stato Sociale porta a Sanremo un pezzo che è una sorta di inno all'astensionismo dal lavoro (contro il "vivere per lavorare") ma che citando tra i mestieri anche quello del "rottamatore", del "candidato", del "nuovo che avanza" e dell'"esodato" sembra alludere anche al tirarsi fuori dalla cabina elettorale.

Ma i riferimenti all'attualità sono forti anche in altri due brani. 'Non mi avete fatto niente' di Ermal Meta con Fabrizio Moro parla del non soccombere alla paura degli attentati terrostici: "Cadranno i grattacieli/e le metropolitane/i muri di contrasto alzati per il pane/ma contro ogni terrore/che ostacola il cammino/il mondo si rialza/col sorriso di un bambino". E 'Senza appartenere' di Nina Zilli che, nell'anno dello scandalo mondiale delle molestie, propone un testo piuttosto forte: "Io non li chiamo più lividi/ sono colori e ci gioco" e "donna siete tutti e tu non l'hai capito".

"Credo che le 20 canzoni dei Big in gara a Sanremo siano delle buone canzoni, poi se siano addirittura belle e destinate a restare nel tempo lo deciderete voi", ha commentato Claudio Baglioni, reduce da un'influenza che lo ha costretto a rompere la consuetudine della presenza del direttore artistico al primo ascolto dedicato alla stampa delle canzoni del festival.

Baglioni - in videocollegamento - ha ammesso che "man mano che si avvicina il festival sono terrorizzato dall'Auditel perché diventerà quello il misuratore. Ma fa parte della sfida ed ho una buona sensazione intorno", ha aggiunto.

Tra i 20 cantanti in gara, che il direttore artistico ha ribadito "sono stati scelti con il criterio di una riconosciuta e riconoscibile carriera da interprete tra gli oltre 150 che avevano presentato un brano", solo un paio hanno sfruttato la nuova possibilità - voluta proprio da Baglioni - di far durare il brano fino a 4 minuti, preoccupati probabilmente di doverne poi fare una diversa versione per le radio. "Qualcuno però - ha sottolineato Baglioni - ne ha approfittato, come Avitabile e Diodato. E a me importava dare questa possibilità per dare un segnale di non sudditanza ad ordini che arrivano da entità estranee al festival".

Baglioni ha rilevato anche alcuni dei duetti del venerdì sera, quando i cantanti in gara potranno proporre il loro brano con un nuovo arrangiamento e con ospiti. Così si è saputo che Skin si esibirà con Le Vibrazioni, Alice con Ron, Alessandro Preziosi con Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico, Serena Rossi con Renzo Rubino, Giusy Ferreri con Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, Michele Bravi con Annalisa, Anna Foglietta con Luca Barbarossa, i brasiliani Daniel Jobim e Ana Carolina con Mario Biondi, Arisa con Giovanni Caccamo, Marco Masini con Red Canzian duetterà con Marco Masini, i Neri per Caso con Elio e le Storie Tese.

Sull'assenza del rap dalla gara, Baglioni ha ribadito che i rapper 'riconoscibili' non hanno presentato brani ma che spera di avere qualcuno a rappresentare questo genere tanto in voga tra i giovanissimi tra ospiti e duetti del festival. Infine il direttore artistico ha assicurato che concederà una sua esibizione canora al festival ma "probabilmente sarà qualcosa organizzato con un ospite".

Corso di Formazione Manageriale "Origini Italia 2018"



Comunichiamo che ancora nel 2018 il Friuli Venezia Giulia offre il corso di formazione manageriale per giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni discendenti di italiani. (La notizia è stata pubblicata sul sito web del Consolato Generale : www.conslaplata.esteri.it



Si informa che anche per l'anno 2018 il MIB – School of Management di Trieste - in collaborazione con ICE/ITA Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, organizza il corso di formazione manageriale denominato "Origini Italia 2018", rivolto a persone di età compresa tra i 25 e 35 anni appartenenti alle comunità degli emigrati italiani nei vari paesi del mondo.

Il programma prevede la realizzazione di un corso intensivo di Export Management e Sviluppo Imprenditoriale con lo scopo di far conoscere ai giovani partecipanti la realtà imprenditoriale e distrettuale di alcune regioni italiane, nonché la terra e la cultura di origine dei loro antenati.

Con la collaborazione di importanti aziende italiane i partecipanti avranno la possibilità di fare una esperienza in un contesto lavorativo imprenditoriale e manageriale italiano, anche al fine di creare rapporti stabili tra l'Italia e i loro Paesi di provenienza.

Il corso sarà realizzato in lingua inglese e per partecipare occorre inviare entro, e non oltre, il 31 maggio 2018 la propria candidatura attraverso il sito del MIB: http://mib.edu/it/mba-master/origini-italia-copy/origini-italia


miércoles, 17 de enero de 2018

Cari amici: Vi interessa imparare la lingua italiana? Sono numerosi i posti dove potete rivolgervi allo scopo di partecipare ai programmi di insegnamento dell'Italiano. Dal nostro Portale Italoargentino e dal Corriere Provinciale condividiamo con tutti voi l'informazione inviata dal Consolato Generale con riferimento alle istituzioni dove potete studiare l'idioma del Dante.


Sezione del Sito dedicata alla Lingua Italiana


Cari Connazionali, cari Amici Argentini,

desidero ricordarVi che all’interno della pagina web, nel 2015, è stata creata una sezione contenente informazioni utili per tutti coloro che desiderano apprendere la lingua italiana.

All’interno di questa sezione, denominata “Imparare l’Italiano”, potete trovare in maniera organica e sistematica i riferimenti di tutte le scuole, i comitati della Dante Alighieri ed i principali centri di insegnamento della lingua italiana che operano all’interno della circoscrizione consolare nonché informazioni riguardo la possibilità di studiare l’Italiano in Italia oppure attraverso corsi a distanza (e-learning). Una parte della stessa è, inoltre, dedicata al sistema delle certificazioni della conoscenza della lingua italiana sulle quali riceviamo spesso richieste di informazioni.

Spero che queste informazioni possano esservi utili e Vi invito ad inviarci valutazioni e suggerimenti scrivendo una e-mail a segreteria.laplata@esteri.it (per favore indicate quale oggetto della comunicazione “LINGUA ITALIANA”).

Un carissimo saluto a tutti,

Iacopo FOTI
Console Generale d'Italia in La Plata