ASSUNZIONE\ aise\ - L’Ambasciata d’Italia in Paraguay, con il patrocinio di Laboratorios ETICOS e il sostegno del Comune di Asunción e del Teatro Municipale Ignacio A. Pane, presenta al pubblico paraguaiano ancora una volta uno spettacolo di indiscutibile qualitá e profonditá: il balletto “La Traviata”, proposto da Artemis Danza.
Lo spettacolo - in scena il prossimo 24 ottobre al Teatro Municipale di Asunción - occupa un posto di rilievo nel contesto dell’Anno dell’Italia in America Latina e allo stesso tempo conclude molto opportunamente la XV Settimana della Lingua italiana, dedicata quest’anno proprio al tema “L’italiano nella musica e la musica dell’italiano”. Lo spettacolo fa parte anche della programmazione della Prima Biennale di Arte di Asunción (BIA), in corso per tutto il mese di ottobre nella capitale paraguaiana.
“La Traviata” é il primo capitolo di un ambizioso e innovativo progetto di danza dedicato all’opera di Giuseppe Verdi, intitolato “Corpo a corpo Verdi”, con musiche di Luca Vianini e coreografía, direzione tecnica, luci e costumi di Monica Casadei, direttrice della compagnia.
Il progetto Verdi (2011-2013) é in co-produzione con il Festival Verdi di Parma, il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro di Suresnes Jean Vilar di Parigi e comprende i due spettacoli "Traviata" e "Rigoletto".
Questa originale versione della Traviata trasporta lo spettatore in un viaggio coreografico in cui la danza e l’opera duettano dando corpo a un fluire di immagini legato a doppio filo al dramma di Violetta. Viaggio in cui vibra il sentimento amoroso di chi spera, legato tragicamente alla sensazione di sapere che tutto finisce, mentre si consuma il conflitto tra singolo e società, pubblica facciata e privato sentire.
Si propone una lettura dell’opera verdiana dal punto di vista di questa donna infelice, sola contro tutti, vittima dell’ ipocrisía e del pregiudizio di una societá profondamente maschilista, rappresentata dal coro vestito di nero. Violetta vestita di bianco, speranza di purezza e redenzione, Violetta in rosso, símbolo del suo cuore che sanguina e della malattia che la punisce, Violetta che danza in “assolo”, di spalle, sulle note della celebérrima “Amami Alfredo”, un grido disperato nel suo viaggio verso la morte. Un dramma, che sin dalla Dame aux camélias de Dumas, fonte di ispirazione della Traviata, ha fatto piangere e riflettere intere generazioni e ancora conserva la sua attualitá, la condanna di una societá ipocrita e dalla morale malsana.
Monica Casadei, direttrice di Artemis Danza e anima del progetto, é una ballerina di grande talento, laureata in Filosofía con una tesi su Platóne e la danza. Conclusa la carriera di ginnastica rítmica, si é dedicata alla danza classica e moderna, prima in Italia e poi a Londra e Parigi. Nel 1994 ha fondato in Francia la compagnia Artemis danza, trasferita in Italia nel 1997, dapprima presso il Due-Teatro Stabile di Parma e Reggio Emilia, poi – dal 2014- presso il Teatro Comunale di Bologna.
Dal 2005 Casadei si dedica intensamente alla realizzazione di “Artemis incontri con altre culture”, un progetto di tournée della compagnia all’estero, nel quale ha proposto non solo spettacoli ma anche seminari, classi magistrali e mostre fotografiche. Anche ad Asunción la “Traviata” sará accompagnata da una “masterclass” per ballerini, sudenti e professori di danza, una opportunitá di formazione professionale imperdibile.
Artemis Danza é sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Parma, nonché – per le tournée all’estero, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dal 2007 é anche membro della WDA-World Dance Alliance Europa, con patrocinio IDC ITI / UNESCO. (aise)