domingo, 20 de noviembre de 2016
Referendum
EDITORIALE DI "PENSIERO ITALIANO" DI NOVEMBRE 2016
Il voto è un diritto e quindi, il suo esercizio è per i cittadini un "Dovere Civico", perché votando, tutti insieme, decideremo il futuro del nostro paese.
Per noi, italiani che viviamo fuori d'Italia, esercitare i nostri diritti come cittadini è inoltre un obbligo morale giacché i nostri rappresentanti, anni fa, hanno conseguito - con grande impegno - il diritto al voto per tutta la comunità italiana estera.
In questa occasione, l'appuntamento è un referendum; si vota per SÎ o per NO.
Includiamo di seguito le parole del Segretario Generale CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero), Michele Schiavone, dirette alle associazioni rappresentative degli italiani all'estero, arrivate in questa redazione tramite l'agenzia INFORM:
“Il CGIE auspica un vivo e civile protagonismo dei cittadini italiani all’estero per contribuire a mantenere vivi e saldi i principi che hanno reso grande la storia del nostro Paese e delle sue istituzioni”
Alla vigilia del voto referendario per la riforma costituzionale al quale parteciperanno oltre quattro milioni di cittadini aventi diritto stabilmente residenti o temporaneamente domiciliati all’estero il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero invita: i Comites, il mondo associativo, le numerose organizzazioni nazionali presenti all’estero a promuovere la partecipazione al voto perché l’esercizio di questo diritto è un dovere civico, a vigilare affinché il voto sia garantito a tutti i cittadini aventi diritto e auspica la massima trasparenza per garantire pari opportunità e uguaglianza, ricordando nel rispetto dei dettami costituzionali che il voto è libero, segreto, diretto e uguale.
Il CGIE auspica un vivo e civile protagonismo dei cittadini italiani all’estero per contribuire a mantenere vivi e saldi i principi, che hanno reso grande la storia del nostro Paese e delle sue istituzioni.
La data del voto referendario in Italia è il 4 dicembre mentre all’estero è anticipata di due settimane.
PER COSA SI VOTA?
Quesito referendario: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente 'disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione', approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?".
Votando SÌ, l’elettore esprime la volontà di APPROVARE la riforma costituzionale votata dal Parlamento.
Votando NO, l’elettore esprime la volontà di NON APPROVARE la riforma costituzionale votata dal Parlamento.
CHI VOTA ALL'ESTERO?
Votano all’estero per corrispondenza:
- gli elettori iscritti all’AIRE residenti nei Paesi nei quali le condizioni locali consentono il voto per corrispondenza;
- gli elettori temporaneamente all’estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche
che abbiano presentato l’opzione per il voto all’estero entro il 2 novembre 2016, e i loro familiari conviventi, qualora non iscritti all’AIRE.
COME SI VOTA?
Si vota per corrispondenza, con le modalità indicate dalla Legge 27 dicembre 2001 n. 459 e dal Decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2003 n. 104. In particolare:
a) gli Uffici consolari inviano per posta a ciascun elettore un plico contenente:
- il certificato elettorale (cioè il documento che certifica il diritto di voto);
- la scheda elettorale;
- una busta piccola (di norma di colore bianco);
- una busta di formato più grande, preaffrancata, recante l’indirizzo del competente Ufficio consolare;
- un foglio informativo.
b) l’elettore esprime il proprio voto tracciando un segno (ad es. una croce o una barra) sul rettangolo della scheda che contiene le parole SI o NO utilizzando esclusivamente una penna biro di colore blu o nero;
c) la scheda va inserita nella busta piccola che deve essere accuratamente chiusa e contenere esclusivamente la scheda elettorale;
d) nella busta più grande già affrancata (riportante l’indirizzo dell’Ufficio consolare competente), l’elettore inserisce il tagliando elettorale (dopo averlo staccato dal certificato elettorale seguendo l’apposita linea tratteggiata) e la busta piccola chiusa, contenente la scheda votata;
e) la busta già affrancata così confezionata deve essere spedita per posta immediatamente, in modo che arrivi all’Ufficio consolare entro – e non oltre – le ore 16:00 (ora locale) del 1° dicembre 2016;
f) le schede pervenute successivamente al suddetto termine non potranno essere scrutinate saranno incenerite.
Si invitano tutti i connazionali, qualora non avessero già provveduto, a voler comunicare tempestivamente ai Consolati e alle Cancellerie Consolari presso le Ambasciate italiane (per posta o per email) il trasferimento della propria residenza. Gli elettori che, alla data del 20 novembre p.v., non avessero ricevuto il plico elettorale, potranno contattare i consolati o le cancellerie consolari presso le Ambasciate italiane per verificare la propria posizione e richiedere - ove ne ricorrano le condizioni - l’emissione di un duplicato.
ATTENZIONE
Sulle schede, sulla busta piccola e sul tagliando elettorale non deve apparire alcun segno di riconoscimento.
Sulla busta già affrancata non deve essere scritto il mittente.
La busta piccola e le schede devono essere integre.
Il voto è personale, libero e segreto. e’ fatto divieto di votare più volte. chi viola le disposizioni in materia sar’ punito a norma di legge. (Michele Schiavone*/Inform)
* Segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero
IMPORTANTE
Il voto é un diritto del cittadino; in Italia non é obbligatorio votare, ma tutti noi, cittadini italiani, sappiamo che votare é un dovere morale. Per il SÎ o per il NO, è una scelta personale; ma dobbiamo partecipare al Referendum.
REFERÉNDUM CONSTITUCIONAL 2016.-.LOS QUE VOTAN POR EL "SÌ " DICEN:
Desaparece el bicameralismo perfecto, es decir las leyes ya no pasaran entre Cámara y Senado, con beneficios en materia de tiempos.
El hecho que la cámara será solamente la llamada a votar la confianza al gobierno implicará solamente la instauración de un reporte de confianza exclusivo solamente con esta ala del parlamento.
Disminuye el número de parlamentarios eliminando 350 senadores, y convirtiendo al Senado en un ente absolutamente regional con 100 senadores elegidos por las regiones que trataran temas específicos. Los senadores no tendrán dieta y solamente serán compensados los gastos de ida y permanencia en Roma.
Se elimina el CNEL (Consejo Nacional de la Economía y del Trabajo)
Habrá reformas con la introducción del referéndum propositivo y mejoras con modificación en el quórum lo que mejoraría la calidad de la democracia.
El Senado hará de cámara de compensación tras el gobierno central y el poder local, o sea disminuirán casos contenciosos tras el estado y la región frente a la Corte Constitucional.
REFERÉNDUM CONSTITUCIONAL 2016 - LOS QUE VOTAN POR EL "NO" DICEN:
Se trata de una reforma no legitima por que está producida por un parlamento elegido con una ley electoral (porcellum) decretada inconstitucional. Además los administradores locales llamados a componer el nuevo Senado, si bien no reciben dieta, pero gozaran de inmunidad parlamentaria,
En vez de superar el bicameralismo paritario, la reforma lo hace más confuso creando conflictos de competencia entre estado y regiones y entre Cámara y nuevo Senado.
La reforma no simplifica el proceso de producción de las leyes y por el contrario lo complica: las normas que regulan el nuevo senado producirían al menos 7 procedimientos legislativos diferentes.
Los costos de la política no son reducidos con la reforma obteniéndose solamente un ahorro del 20%
La ampliación de la participación directa de los ciudadanos hará necesaria la obligación de juntar 150.000 firmas (actualmente son solo 50.000) para el diseño de leyes de iniciativas populares.
La combinación dispuesta reforma constitucional y la ley electoral llamada “italicum” acentúa el poder en manos del Gobierno, de un solo partido, de un solo líder.
Suscribirse a:
Enviar comentarios (Atom)
No hay comentarios:
Publicar un comentario