Lunedí 21 gennaio rimarrá come una delle date indimenticabili per tutti coloro che si meravigliano di fronte ai fenomeni legati all'astronomia; cioé, per quasi tutti sará il bellissimo ricordo di un'eclisse speciale, che ci ha permesso di godere lo stupendo spettacolo di una luna rossa come il sangue, effetto per noi magico, che in realtà si produce, secondo le spiegazioni della NASA, quando la luce del Sole si riflette sulla luna mentre questa passa attraverso l'ombra della Terra. ("Quandi questo accade - afferma la NASA - l'unica luce che raggiunge la superficie della luna è quella che proviene dalle estremità dell'atmosfera terrestre. Le molecole d'aria dell'atmosfera terrestre disperdono la maggior parte della luce blu. La luce restante si riflette sulla superficie della luna con un bagliore rosso, facendo apparire la luna rossa sul cielo notturno".)
Cogliamo l'occasione per utilizzare la frase "Luna rossa" allo scopo di ricordare alcune delle bellissime canzoni napoletane che alludono al nostro satellite naturale da un punto di vista poetico e romantico. La prima, intitolata precisamente "LUNA ROSSA", con versi scritti nel 1947 dal paroliere Vincenzo Di Crescenzo, che soltanto tre anni dopo sono stati accompagnati dalla musica di Antonio Viscione (conosciuto con lo pseudonimo di Vian) potendo finalmente essere pubblicata. La ascoltiamo nella versione di Renzo Arbore e la sua orchestra.
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