Expo, gli ecosistemi italiani riconosciuti Unesco
protagonisti al Parco della Biodiversità
Il rapporto uomo-natura, le tipicità dei territori e la
valorizzazione dei modelli di produzione nell'agricoltura, nella pesca e
nell'enogastronomia. Sono gli elementi che hanno permesso ai tre parchi
dell'Appennino Tosco Emiliano, del Delta del Po e delle Alpi Ledrensi e
Judicaria di ottenere il riconoscimento mondiale dell’Unesco Mab-Man and
Biosfere e dei quali si è parlato oggi a Expo 2015, nel corso di 'Beyond food
sustainability', un convegno organizzato dal Ministero dell'Ambiente al Parco
della Biodiversità. Un incontro che ha visto la partecipazione di numerosi
rappresentanti delle aree considerate modelli di eccellenza in Italia e
all'estero per la gestione del territorio in chiave di sostenibilità.
"Oggi - spiega Barbara Degani, sottosegretario
all'Ambiente con delega a Expo - celebriamo l'ottimo risultato conseguito 15
giorni fa a Parigi, con il riconoscimento Unesco per tre territori della nostra
bellissima penisola, che vanno a unirsi agli altri dieci già riconosciuti in
Italia". Un risultato di grande importanza per l’ambiente, ma anche per la
cultura, l’agricoltura e le produzioni di qualità "che rappresentano la
ricchezza di questi nostri territori", che permette alle tre realtà di
"entrare a far parte di una rete internazionale, oltre che a un circuito
di discussione e conoscenza, che molto spesso si collega con il turismo
sostenibile".
Si parla dunque di mobilità e di convivenza sostenibile e di
valorizzazione di prodotti, anche se "l'elemento fondamentale è
rappresentato dal cambiamento culturale che è in corso e del quale anche Papa
Francesco ha parlato nella sua ultima enciclica, il rapporto uomo-natura".
Un binomio strettamente legato all'ambiente, che dimostra che l'intervento dell'uomo
sulla natura non provoca necessariamente effetti distruttivi.
"L'uomo - sottolinea Degani - trasforma con la sua
presenza e il suo lavoro, con il suo prendersi cura del territorio, l'ambiente,
trasformandone profondamente la natura. Ne è un esempio il Delta del Po, dove
la trasformazione dell'uomo ha permesso l'esistenza di aree umide molto
importanti e dove, nello stesso tempo, vengono svolte attività, in prevalenza
quella agricola, ma anche di pesca, che sono fondamentali tanto per la
sopravvivenza della popolazione, quanto della tipicità del luogo".
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